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Come cambia lo spazio? Mapparte e gli spazi creativi, anche privati.

15 April 2021

user of elisa

Il concetto di spazio, in questo tempo di coronavirus, è cambiato.  Le nostre case sono diventate prigioni, arresti domiciliari, ma anche palestre, palcoscenici per concerti o letture di poesie, stanze per pratiche corporee condivise, spazi di allenamento, luoghi per la  ginnastica. I balconi sono assurti a spazi originali per condividere la musica e la presenza.   […]

Come cambia lo spazio? Mapparte e gli spazi creativi, anche privati. Come cambia lo spazio? Mapparte e gli spazi creativi, anche privati.
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Il concetto di spazio, in questo tempo di coronavirus, è cambiato. 

Le nostre case sono diventate prigioni, arresti domiciliari, ma anche palestre, palcoscenici per concerti o letture di poesie, stanze per pratiche corporee condivise, spazi di allenamento, luoghi per la  ginnastica. I balconi sono assurti a spazi originali per condividere la musica e la presenza.  

La tecnologia, con la possibilità di videoconferenze e meeting on line (Skype, Whatsapp, Zoom, Teams) ci sta aiutando a tenerci in contatto visivo e uditivo. Il corpo è rarefatto, non è in compagnia, ma esiste e resiste reclamando con forza la sua voglia di movimento e di espressione. 

E il concetto di spazio vitale, di spazio condiviso, di spazio di autonomia, di libertà si frange, rifrange, si rinfranca, e poi rimane isolato e desolato in mezzo alla stanza, e poi ancora si reinventa. La riflessione si sposta sui ricordi di spazi aperti che abbiamo attraversato, con naturalezza. Ora che la mascherina, i guanti, le protezioni, la diffidenza alla vicinanza ci obbligano a guardare quello che è stato in modo molto diverso, con una gratitudine e una nostalgia di fondo. Eppure il tempo del coronavirus ci permette anche di ripensare l’arte e alcune pratiche culturali e corporee. Alcune possibilità, prima inesplorate, ora diventano possibili, plausibili, auspicabili e ripetibili nel prossimo futuro. 

Mapparte è una piattaforma che geolocalizza gli spazi dove poter fare attività creative, un censimento di luoghi a disposizione dell’arte, delle pratiche di movimento, delle prove musicali,  di danza e di teatro. Mapparte localizza e valorizza gli spazi per performance, per reading, sale di librerie per la presentazione di libri, spazi di incontro. E permette a chi cerca un luogo, adatto alle sue esigenze, di trovarlo con facilità.  Le sale si possono cercare utilizzando filtri di ricerca legati alla grandezza delle sale, alla tipologia di pavimento, all’accessibilità. Quali sono gli spazi da mappare? Luoghi e spazi di associazioni culturali, sale di teatri, ma anche luoghi pubblici, che le Regioni o i Comuni mettono a disposizione, se sai come fare. E  anche spazi nelle case dei privati. 

E il segmento ‘case’, abitazioni private in cui c’è una sala a disposizione,  è stato concepito come una possibilità di spazio da ‘mappare’. Un grande salotto con un piano può essere un palcoscenico intimo per una tournée ‘casalinga’. Un gruppo musicale può percorre tutta l’Italia di casa in casa, o una compagnia teatrale o un attore può fare una tournée teatrale itinerante di spazio in spazio. Un esempio fulgido: le tournée nelle case private dell’artista Mariella Fabbris che ne ha fatto la sua cifra artistica e stilistica, proponendo una performance teatrale e cibo preparato insieme alla famiglia ospitante per una cena ‘dopo teatro’. Mentre lei recita è probabile che il gatto di casa passi e miagoli facendo diventare la scena sia domestica che vivamente surreale. E ancora, un salotto, senza piano, diventa spazio yoga mappabile sulla piattaforma georeferenziata. 

E Mapparte, con la sua community in via di costruzione, costituita da ‘fruitori’ di spazi e ‘gestori’ di spazi faciliterà la diffusione capillare di queste possibilità artistiche e della socialità che ne consegue. Spazi come li guardiamo, ora, con occhi diversi, come fossero spazi magici da riconquistare. L’arte, al tempo del coronavirus, sembra più  necessaria che mai…

Il progetto ‘Mapparte pro’ ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul bando POR FESR 2014-2020, Attività 2.1.b.1 bis «Concessione di sovvenzioni per il finanziamento di programmi personalizzati di pre-incubazione e incubazione d’impresa, finalizzati alla realizzazione di progetti di creazione o di sviluppo di nuove imprese caratterizzati da una significativa valenza o da un rilevante connotato culturale e/o creativo». Un contributo finalizzato a trasformare l’attuale sito in una vera e propria piattaforma arricchita di varie funzioni, come la prenotazione on line degli spazi, e la creazione di una app.

E questo periodo di reclusione mostra come l’intimità di una casa sia potenzialmente, invece, aperta al mondo: grazie a una diretta su FB o su youtube le persone in una stanza si moltiplicano potenzialmente a tutto il mondo, nella virtualità ma anche nella realtà delle azioni fisiche che vengono svolte ‘a distanza’. Mapparte dedica quindi questo tempo di ‘sospensione’ per aprirsi e raccogliere dati sugli spazi privati, pubblici, luoghi  associativi e sul far conoscere agli artisti e  ai praticanti di attività creative Mapparte. Uno strumento gratuito. 

Quanti conoscono le molte possibilità di prenotare una spazio ‘pubblico’ per le proprie performance o mostre? A Trieste per esempio la ‘Sala Comunale d’arte’  in Piazza Unità  d’Italia, al civico 4, una delle più belle piazze d’Italia, può essere utilizzata gratuitamente. Si compila una domanda e il Comune si occupa anche di  stampare i flyer e  della comunicazione per promuovere l’evento. Una possibilità dedicata principalmente ai residenti in Friuli Venezia Giulia, ma aperta a collaborazioni a più ampio raggio. 

Ecco Mapparte avrà anche una sezione con i link a questi luoghi pubblici prenotabili, (come ad esempio https://www.comune.trento.it/Citta/Servizi/Sale-e-spazi-pubblici, https://www.comune.fidenza.pr.it/il-comune/servizi-e-uffici/cultura/biblioteca-civica/spazi-e-sale-disponibili/). 

E poi ci sono gli spazi abbandonati da utilizzare e riutilizzare, da riempire creativamente. 

In Italia varie sono le piattaforme che censiscono questi luoghi, come ad esempio https://www.riusiamolitalia.it.  

Mapparte potrà darà valore aggiunto, essere un punto di aggregazione, un motore di rilancio e informazione, con la sua pagina fb (https://www.facebook.com/Mapparteam/ ) e con il suo futuro blog. 

E ci piace ricordare la partenza di questo sogno…quando Simona  Verrusio, l’ideatrice di Mapparte, si chiedeva sconsolata ‘quest’anno  dove trovo uno spazio per fare le prove di teatro?’  A Roma si sa, la fame di spazi culturali e creativi è elevata. Con Mapparte sarà più facile trovare questi spazi e prenotarli, per un corso, un workshop, un incontro. E una spazio ‘locale’ potrà diventare più esteso. 

E quindi prepariamoci ora, così sensibilizzati al limite e  al divieto, per dare sempre più spazio alla nostra creatività e all’incontro di persona tra persone, appena ci sarà data la possibilità. 

Inserite il vostro spazio o suggeriteci quali spazi contattare e iniziate a fare le ricerche su www.mapparte.com 

(Simona Verrusio) 

10.04.2020

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